Viale Giacomo Matteotti, 35 - 47122 Forlì (FC)
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Si Può Fare Società Cooperativa Sociale opera ai sensi della legge 381/91. Lo scopo principale che la Cooperativa intende perseguire è quello dell'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini, con particolare riferimento ai soggetti socialmente svantaggiati, attraverso la gestione di servizi sociosanitari, assistenziali ed educativi, ai sensi dello Statuto della Cooperativa.
La Cooperativa è iscritta all’Albo Società Cooperative con il n. C138332 nella categoria “Cooperative Sociali” e, ai sensi del D.lgs. n. 460/97 è ONLUS “di diritto”.
La Cooperativa Si Può Fare è costituita da 9 soci, un gruppo di professionisti che ha deciso di unire le proprie competenze ed esperienze al servizio di un progetto di cooperazione. L’obiettivo di costruire un progetto condiviso ci anima e, allo stesso tempo, ci richiama ad un forte esercizio di consapevolezza e di proattività con l’intero sistema dei servizi sociali e sanitari, riguardo alla gestione degli interventi da realizzare.
Trasformare vincoli e “macerie” in nuove opportunità di apprendimento collettivo
La cooperativa Si Può Fare nasce a maggio 2022 per testimoniare che nelle situazioni emergenziali si può riuscire a capitalizzare le problematiche, cercando di trasformare vincoli e “macerie” in nuove opportunità di apprendimento collettivo.
Il portato innovativo di una aggregazione tra soggetti diversi che intendono costituire una cooperativa sociale a seguito del periodo pandemico consente di porre fin da subito le basi per dar vita a un soggetto imprenditoriale a vocazione sociale aperto, ibrido e collaborativo, che intende mantenere alla base il principio identitario della cooperazione, ma reinterpretandolo alla luce dei bisogni e del potenziale della società contemporanea. Siamo convinti che il valore aggiunto dell’intervento sociale, educativo e assistenziale è dato da tutte quelle pratiche di prossimità che contribuiscono alla costruzione di una società più inclusiva, che sa accogliere le fragilità e le diseguaglianze, per sviluppare una cultura resiliente. Come ci ricorda Italo Calvino: “Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone”
Persone che aiutano persone
La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
di finire alla mercè di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai.
Perché ci manca la forza di essere uomini,
quella che ci fa accettare i nostri limiti,
che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto.
Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà.
Mi piacciono i barboni.
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l’anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore.